Mercato elettrico: il Governo indirizza l’Autorità e definisce i criteri di rimodulazione degli oneri para-fiscali.

Previste forti agevolazioni per le imprese con alta incidenza del costo elettrico nel fatturato per adeguare il sistema italiano a quello dei Paesi UE.

Il decreto MEF/MSE pubblicato in data 5 Aprile 2013, concernente la riduzione degli oneri generali di sistema della tariffa elettrica, in attuazione a quanto previsto dall’Art. 39 del decreto sviluppo, convertito il 7 agosto 2012 in legge n.134, oltre a fornire la definizione di “imprese a forte consumo energetico”, prevede che l’Autorità per l’Energia ed il Gas ridetermini i citati oneri generali secondo criteri di decrescenza dei consumi, eventualmente anche in riferimento ai settori di attività e al livello di tensione.

In data 24 Aprile 2013 il Ministero dello sviluppo economico ha fornito all’AEEG gli indirizzi per tale rideterminazione, basati su analisi e stime relative ai consumi nazionali per forniture in Media ed Alta Tensione (la bassa tensione è esclusa dall’analisi) suddivisi per comparti industriali, producendo una Relazione Tecnica nella quale si fornisce una stima dell’entità delle agevolazioni che potrebbero essere concesse a ciascuna classe di intensità energetica individuata.

Novità
L’obiettivo sottolineato dal MSE nel decreto 24 Aprile 2013 è quello di adeguare il sistema di agevolazioni fiscali e para-fiscali nazionale a quello comunitario, come da modello contenuto nella direttiva 2003/96/CE e già introdotto nei principali Paesi europei, a favore delle attività produttive ad alta intensità energetica ed a vantaggio della competitività internazionale del sistema produttivo italiano.
L’intento è anche quello di superare l’attuale schema di agevolazioni che crea un fattore di discriminazione tra imprese del medesimo settore ma di dimensioni diverse, a vantaggio della concorrenza anche sul mercato interno.

Nell’ipotesi di mantenere sostanzialmente invariate le attuali agevolazioni per le soglie di consumo più elevate (superiore a 8 GWh/mese per la MT e a 12 GWh/mese per l’AT), il MSE propone di introdurre agevolazioni anche per scaglioni di consumo inferiori, a patto che l’impresa (in qualunque scaglione di consumo) soddisfi la definizione fornita nel decreto 5 Aprile 2013 e dunque abbia una intensità di costo dell’energia elettrica sul fatturato superiore al 2%.

Il Ministero attribuisce particolare rilievo alle classi di bassa e media intensità energetica, compresa tra il 2% ed il 6%, vista la numerosità dei soggetti e la significatività dei settori che vi ricadono rispetto alla struttura produttiva nazionale, nonché data la presenza in tali classi di un certo numero di medie imprese dai consumi “intermedi” che attualmente non godono delle agevolazioni riservati ai grandi consumatori.

Per questo range di classi di intensità energetiche, il Ministero stima una riduzione dell’ordine del 15% dell’attuale valore delle componenti tariffarie a copertura degli oneri di sistema. Per livelli di intensità energetiche più alti, superiori al 10% o ancor di più se superiori al 15%, il Ministero suggerisce un obiettivo di riduzione degli oneri di sistema compreso tra il 45% ed il 60%, anche in considerazione di analoghe misure adottate in altri Paesi europei.

In merito alla ripartizione del costo del provvedimento il Ministero suggerisce come opportuno che tale costo sia posto a carico di tutti i soggetti non rientranti tra le categorie agevolate ai sensi del Decreto 5 Aprile 2013, in maniera paritaria.

Inoltre il Ministero ritiene che le componenti a copertura degli oneri relativi ad imprese con indici di intensità energetica inferiore al 2% attualmente agevolate esclusivamente in considerazione degli elevati consumi di energia elettrica siano da riallineare ai valori medi di settore. In particolare per i soggetti con consumi superiori a 8 GWh/mese in MT e 12 GWh/mese in AT ma non “energivori” ai sensi del Decreto 5 Aprile 2013, che allo stato attuale pagano oneri di sistema in misura minima, il Ministero ritiene opportuno riallineare le componenti tariffarie in oggetto a valori medi di settore, con un aumento nell’ordine di 15 €/MWh.

Dai valori delle agevolazioni proposti dal MSE per le 4 di classi di intensità energetica individuate, a seconda della classe di consumo, ne risultano fortemente agevolate le industrie con alta intensità energetica a minor consumo.

Il Ministero ha dunque fornito gli indirizzi affinché l’AEEG possa svolgere il compito di rideterminazione degli oneri generali di sistema, entro 60 giorni come previsto dal decreto 5 Aprile 2013.

Lo stesso Ministero auspica poi che, dopo una fase di prima applicazione, L’AEEG elabori un rapporto sull’impatto della rimodulazione definita, anche ai fini della valutazione di una eventuale revisione e razionalizzazione dell’insieme delle agevolazioni a vario titolo vigenti nel settore elettrico.

Una prima stima del MSE porta a una previsione di mancato introito di circa 600 Milioni di Euro e quindi a un incremento per famiglie e imprese non agevolate di circa 3 €/MWh.

Gli uffici del Consorzio Energie Firenze sono a disposizione degli associati interessati ad approfondimenti.

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