La riforma dei mercati elettrici italiani e le proposte di Confindustria

Premessa
Confindustria, sulla base delle diverse istanze del sistema industriale, ha condotto negli ultimi tre anni uno studio approfondito sull’Assessment del mercato elettrico predisponendo il documento Proposte generali di riforma del mercato elettrico italiano, volto a delineare una nuova architettura del mercato.
Nel novembre 2008 il Governo, nell’ambito dei provvedimenti anti-crisi, è intervenuto con il decreto 185/08 (convertito nella Legge 2/09), sulla riforma del mercato elettrico riprendendo la quasi totalità degli indirizzi e degli obiettivi identificati da Confindustria. Confindustria, su richiesta del Ministero dello Sviluppo Economico, ha partecipato attivamente al tavolo tecnico sulla riforma del mercato elettrico al fine di redigere i decreti attuativi della Legge 2/09. Il 29 aprile 2009 si è tenuta la riunione conclusiva del Tavolo tecnico durante la quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha provveduto a presentare, nelle sue linee generali, il testo del Decreto attuativo.

Il tavolo tecnico di Confindustria

Sono stati illustrati gli indirizzi generali e le tempistiche di attuazione della riforma, che sono:

• Mercato Infragiornaliero: è prevista l’introduzione di due o più sessioni di negoziazione che si svolgano tra la chiusura del mercato del giorno prima e l’apertura del mercato dei servizi di dispacciamento. L’implementazione di tale Mercato, affidato al Gestore del Mercato Elettrico (GME), avverrà entro la fine del mese di ottobre 2009.

• Trasparenza dei dati: è previsto che il GME mantenga il riserbo sulle informazioni relative alle offerte di vendita e di acquisto per un periodo massimo di sette giorni. In tal senso si è espressa anche l’Autorità per la Concorrenza ed il Mercato alla quale è stato chiesto un parere formale. Le misure di trasparenza sono immediatamente adottate dal GME.

• Mercato Servizi di Dispacciamento: vengono individuati gli indirizzi di riforma di suddetto mercato, volto a garantire la sicurezza del sistema elettrico, attraverso un meccanismo che consenta una valorizzazione trasparente ed economicamente efficiente delle risorse offerte. Tale riforma, ad opera di Terna, sarà operativa a partire da gennaio 2010.

• Integrazione Mercato Infragiornaliero e Mercato dei Servizi di Dispacciamento: è stabilita una integrazione funzionale di questi due mercati al fine di favorire una maggiore flessibilità operativa ed efficienza economica attraverso un meccanismo di negoziazione continua delle risorse necessarie. Tale integrazione sarà operativa solo a valle della riforma del Mercato dei Servizi di Dispacciamento e si completerà entro il 2011.

In relazione alla modifica del meccanismo di formazione del prezzo dell’energia elettrica nel mercato del giorno prima, il decreto stabilisce che il passaggio dal System Marginal Price al Pay as Bid è subordinato alla completa realizzazione della riforma di mercato e alla verifica dell’attuazione di quanto disposto.

La modifica del sistema di prezzo sarà pertanto preceduta da una valutazione di quattro aspetti tecnici relativi al mercato:

1. verifica dell’evoluzione del sistema zonale;
2. valutazione dei benefici della riforma attraverso l’analisi di specifici parametri di evoluzione del nuovo assetto;
3. evoluzione del mix tecnologico delle fonti di produzione;
4. verifica dell’aumento della concorrenzialità dei mercati.

Tale valutazione sarà condotta attraverso un processo di consultazione gestito dal Ministero con la collaborazione dell’Autorità Energia Elettrica e Gas, GME e Terna.

Per quanto riguarda l’evoluzione dei Mercati a Termine, il Ministero dello Sviluppo Economico ha garantito che verranno impartite specifiche direttive al GME affinché vengano risolti i maggiori problemi riscontrati in fase di avvio:
• venga previsto lo sviluppo di nuovi prodotti, anche di lungo termine;
• venga riformato l’attuale sistema di garanzie prevedendo una migliore gestione del rischio;
• vengano sviluppate forme di integrazione/collaborazione tra mercato a termine fisico e finanziario.

Infine è previsto un meccanismo di monitoraggio rafforzato che porti alla valutazione degli effetti che l’aumentata trasparenza ha sulle dinamiche di mercato.

Scenari futuri

Il Tavolo della Domanda di Confindustria guarda con grande fiducia alla riforma del mercato elettrico prevista dal Dl anticrisi e dai decreti attuatiti qui presentati, e chiede di attuare le norme rapidamente e con efficacia. I rappresentanti del mondo industriale esprimono anche un sincero apprezzamento per la decisione del Ministero dello Sviluppo Economico di avviare dei tavoli tecnici.
Tuttavia, i rappresentanti della domanda lanciano un duro attacco al Gestore del Mercato Elettrico, accusato di ostruzionismi e colpevoli ritardi nell’evoluzione della normativa per la creazione di un mercato più efficiente. In particolare, è stata sottolineata il ritardo nell’avvio del mercato a termine dei bilaterali fisici, peraltro incapace di attrarre la necessaria liquidità perché costoso e inefficiente. E poi l’incomprensibile ostruzionismo nei confronti di Borsa Italiana che ha costretto a rinviare di quasi un anno l’avvio di Idex, il mercato finanziario tanto atteso dagli operatori.
Le attese degli imprenditori sono dunque volte al raggiungimento di un mercato a termine con negoziazioni a scadenza di almeno un anno, un meccanismo di generazione dei prezzi energetici che sappia premiare l’efficienza nella produzione e un mercato dei servizi di dispacciamento trasparente affinché le voci della bolletta energetica siano eguagliabili a livello europeo.

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