Efficienza energetica: previsto dal 2016 un rincaro delle penali per l’energia reattiva delle aziende che non rifasano i loro impianti elettrici.

L’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico ha definito importanti novità sulle modalità di pagamento dell’energia reattiva da parte delle utenze con potenza disponibile superire a 16,5 kW.

Premessa
Ricordiamo che l’Autorità per l’Energia Elettrica il Gas ed il Sistema Idrico (AEEG) regolamenta l’ambito dei consumi di energia reattiva e relative penali.

Per il periodo regolatorio attualmente in vigore (2012-2015) vige la delibera AEEG 348/2007 con le successive integrazioni:

– le penali vengono applicate in bolletta ai clienti con potenza impegnata > 16,5 kW se il cosφ medio mensile, nelle fasce F1 e F2, è inferiore a 0,9 (ovvero viene fatta pagare in bolletta, sotto forma di penale, la quota parte di energia reattiva che eccede il 50% dell’energia attiva prelevata);
– i coefficienti economici (centesimi di €/kvarh) per definire l’entità delle penali sono univocamente definiti dalla stessa Autorità.

Per il periodo regolatorio in vigore dal 1 gennaio 2016, l’AEEG ha pubblicato la delibera 180/2013/R/EEL che introduce importanti seguenti novità.

Novità
Le novità introdotte dalla delibera 180/2013/R/EEL sono le seguenti:

– le penali verranno applicate in fascia F1 e F2 se il cosφ medio mensile sarà inferiore a 0,95 (ovvero se l’energia reattiva impegnata sarà superiore al 33% dell’energia attiva prelevata).

Per il superamento del 75% è previsto un secondo scaglione.

Il gestore della rete potrà chiedere un adeguamento dell’impianto utente (o lo stacco dalla rete) se:
– Il cosφ istantaneo nel momento di massimo carico, per prelievo in periodo di alto carico, è inferiore a 0,9;
– Il cosφ medio mensile è inferiore a 0,7;
– Il cliente immette in rete potenza reattiva.

Infine i coefficienti economici per definire l’entità delle penali saranno definiti anno per anno in funzione dei costi del mix energetico, sulla base dei calcoli del valore delle perdite Joule sulla rete.

Ricordiamo che nei circuiti elettrici, la corrente risulta in fase con la tensione solamente nel caso di carichi puramente resistivi, invece risulta in ritardo quando i carichi sono induttivi (motori, trasformatori a vuoto) e in anticipo quando il carico è capacitivo (condensatori).

Un sistema di rifasamento, connesso in parallelo ai carichi, riduce il valore della potenza reattiva induttiva che deve essere fornita dal distributore del servizio elettrico locale, portando così alla riduzione o al totale abbattimento degli addebiti per eccessivo assorbimento di potenza reattiva.

In aggiunta agli immediati effetti di risparmio, il rifasamento offre ulteriori importanti vantaggi tecnici: ad esempio un aumento del cosφ riduce considerevolmente le perdite per potenza dissipata sulle linee di trasmissione, con la conseguente riduzione del processo di invecchiamento delle utenze elettriche.

Azioni del Consorzio Energie Firenze
Il Consorzio CEF si è appoggiato alla Società di Servizi SAIF di Confindustria Firenze per attivare delle Convenzioni vantaggiose con aziende fiorentine associate a Confindustria Firenze per far fronte alle richieste delle imprese associate di rifasamento dei propri impianti ed eventualmente sostituzione delle cabine elettriche obsolete.

Gli uffici del Consorzio sono a disposizione degli associati interessati ad un sopralluogo con gli esperti incaricati.

Consorzio Energia Firenze

Via Valfonda 9/11, 50123 Firenze
tel. 055 2707286 – fax. 055 2707204
e-mail consorzio.cef@confindustriafirenze.it

ShareShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn

th.thantalas@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *