Decreto crescita: attesa dalle imprese energivore la riduzione delle parti A e delle accise sull’energia in bolletta.

Entro la fine dell’anno il Ministero dello Sviluppo Economico definirà le nuove aliquote delle accise sull’energia per le imprese a forte consumo di energia. Prevista una riduzione delle parti A e delle accise.

Premessa
Torniamo a parlare dell’alto costo della bolletta energetica italiana e di come solo il 60-55% dipenda dal costo di generazione della materia prima. Il restante 40% del totale imponibile della fattura energetica, infatti, riguarda gli oneri di sistema, di misura, di dispacciamento e sbilanciamento e infine di trasporto.

Il recente “Decreto Crescita”, divenuto Legge n. 134 il 7 agosto 2012, recante “misure urgenti per la crescita del Paese”, che è entrato in vigore dal giorno successivo la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, prevede una serie di interventi, da definire provvedimenti successivi, volti a ridurre il costo dell’energia per le imprese italiane.

L’Articolo 38 prevede infatti che l’Autorità dell’Energia e il Gas (AEEG) entro dicembre 2012, provveda ad adeguare il sistema delle tariffe di trasporto del gas naturale secondo criteri che rendano più flessibile ed economico il servizio di trasporto a vantaggio dei soggetti a maggiore consumo di gas naturale, il medesimo articolo prevede anche nuovi schemi a favore del mercato per l’assegnazione delle capacità di stoccaggio attraverso aste competitive.

L’Articolo 39 prevede poi che con uno o più decreti del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto col Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro il 31 dicembre 2012, siano definite, in applicazione dell’art. 17 della Direttiva 2003/96/CE, le imprese a forte consumo di energia, in base a requisiti e parametri relativi a livelli minimi di consumo ed incidenza del costo dell’energia sul valore dell’attività d’impresa, e che a tali soggetti si applichino nuove accise e nuovi criteri sulla determinazione delle parti A della tariffa elettrica.

L’articolo 34 prevede una possibile anticipazione del meccanismo del capacity payment che andrà a remunerare le centrali tradizionali che accettano di essere disponibili alla produzione in determinate ore dell’anno ritenute critiche, mentre l’Articolo 38-bis prevede di incentivare gli impianti a olio combustibile che si rendono disponibili in eventuali occasioni di emergenza gas naturale.

Il Consorzio Energie Firenze di Confindustria Firenze con i propri imprenditori rappresentanti partecipa ai Gruppi di Lavoro del Comitato Energia e Mercato di Confindustria e terrà aggiornate le imprese associate interessate al tema.

ShareShare on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterShare on LinkedIn

th.thantalas@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *