Stangata sulle bollette energetiche: quotazioni ancora sopra la normalità fino all’inizio dell’estate 2022

Il Direttore della divisione energia di Arera, intervenuto al  Forum annuale della Piccola industria di Confindustria, conferma le previsioni del Consorzio CEF sul perdurare del caro-energia fino all’inizio dell’estate 2022.

Contesto
Torniamo a parlare sugli andamenti dei mercati energetici che hanno raggiunto valori nelle quotazioni mai registrati prima e prepariamoci a considerare che, in gennaio 2022, è in arrivo ancora  una nuova stangata, l’ennesima, per le bollette energetiche. A confermare quanto già anticipato nei nostri articoli è anche Massimo Ricci, Direttore della divisione energia di Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, intervenuto al Forum annuale della Piccola industria di Confindustria, dove ha espresso preoccupazione per l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia sulle imprese più piccole, che oltre a rallentare la ripresa ridurrà le risorse per gli investimenti.

Monitoraggio dei mercati e stime evolutive
Il Direttore Ricci informa che la normalità tornerà in estate. La situazione è destinata a tornare in pseudo-normalità nel periodo estivo, ma il prezzo stimato è comunque il doppio di quello invernale dell’anno scorso.

Una pseudo normalità che potrà rilassare un pochino la situazione impone qualche riflessione: l’alta domanda di gas dovuta alla ripresa economica e per la generazione elettrica, a fronte dei bassi investimenti fatti negli anni, sono fra le cause del caro energia. Lo squilibrio fra domanda e offerta è la causa profonda del caro energia perché gli investimenti sulla produzione sono rimasti bassi. Non torneremo a vedere prezzi comparabili a quelli che siamo abituati a ritenere normali finché questo squilibrio non troverà un riequilibrio, e questo richiederà tempo. Non è un caso che sia esploso nei mesi invernali in cui la domanda, anche per il riscaldamento, ma non solo, è maggiore; ma questo non significa che non ci siano delle opportunità, che oggi più che mai vanno utilizzate e valorizzate per limitare i danni, che ci sono e ci saranno.
Il prezzo del gas naturale, che fino ai primi mesi del 2021 era rimasto contenuto, si è progressivamente impennato a partire da maggio. Ora è la commodity che mostra il rincaro maggiore: +430% nel corso di quest’anno. Il balzo del prezzo del gas ha determinato un forte effetto anche sul petrolio, salito in ottobre da 75 a 84 dollari al barile, dopo una quasi-stabilizzazione che durava da alcuni mesi. 

Secondo l’analisi della congiuntura flash di novembre del Centro studi di Confindustria l’Italia risulta essere, tra i principali Paesi UE, quello più esposto al rincaro del gas naturale. Infatti, il mix energetico del nostro paese privilegia questa fonte: il 42% del consumo totale di energia in Italia nel 2020 (cui si somma il 36% di petrolio), contro il 38% nel Regno Unito, lontano dal 26% in Germania (che usa molto carbone), dal 23% in Spagna (che si affida di più al petrolio) e dal 17% in Francia (che conta sul nucleare). Il significativo livello a cui sono giunte le rinnovabili in Italia (sole, vento etc.), pari all’11% del consumo energetico – meglio dell’8% in Francia – non è abbastanza per contenere il ruolo di gas e petrolio; altri paesi UE sono più avanti sul fronte delle rinnovabili (Germania 18%, UK 17%, Spagna 15%), con valori che ne fanno i leader mondiali.

Azioni del Consorzio Energie Firenze
Il Consorzio Energie Firenze, quale espressione delle aziende PMI di Confindustria Firenze per il tema dell’energia, aderisce al Coordinamento dei Consorzi Energia del Sistema Confindustria al fine di confrontarsi con gli altri Consorzi Energia ed essere rappresentato a livello nazionale ed europeo nelle sedi degli Organi di riferimento.

Le attività che il Consorzio sta portando avanti in questo periodo congiunturale sono a sostegno delle imprese aderenti per monitorare costantemente i mercati e verificare se vi siano situazioni di miglioramento per acquisti a prezzi più vantaggiosi ed elaborare l’aggiornamento del budget energetico sulla base delle quotazioni.

Le imprese interessate ad approfondire nel dettaglio le opportunità offerte dal Consorzio CEF e i vantaggi dei contratti appena rinnovati possono contattare gli uffici di riferimento.

 

Consorzio Energia Firenze

Via Valfonda 9/11, 50123 Firenze
tel. 055 2707286 – fax. 055 2707204
e-mail consorzio.cef@confindustriafirenze.it

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Catia Tarquini