Risoluzioni su oneri di sistema: testo unificato approvato dalla Commissione Attività Produttive e la posizione di Confindustria

La Commissione Attività Produttive ha approvato il 16 gennaio 2019 all’unanimità la risoluzione sugli oneri di sistema . Nel testo trovano posto sei punti della risoluzione che impegnano il Governo:

  1. a istituire prontamente presso il ministero dello Sviluppo economico l’Elenco dei soggetti abilitati alla vendita di energia elettrica a clienti finali;
  2. a predisporre criteri e requisiti selettivi per l’iscrizione e la permanenza nell’Elenco in modo da rendere lo strumento il più possibile efficace per la prevenzione di condotte opportunistiche;
  3. ad adottare iniziative normative per contrastare possibili comportamenti opportunistici che possano pregiudicare l’esazione dei cosiddetti oneri di sistema, affidando all’Autorità la predisposizione di misure idonee al contrasto dei fenomeni elusivi attraverso la verificabilità, da parte del Sistema Informativo Integrato di Acquirente Unico, dei flussi degli oneri generali realmente pagati dai consumatori e versati dai venditori, garantendo adeguata trasparenza dei processi e idonee forme di tutela per i consumatori e versati dai venditori;
  4. a predisporre iniziative per una più semplice ed immediata fruizione del bonus in bolletta a favore degli aventi diritto al fine di contrastare la povertà energetica e di ridurre il rischio morosità nei clienti domestici minimizzando i costi di funzionamento;
  5. ad adottare le opportune iniziative normative volte ad individuare le garanzie che i venditori di energia elettrica, e più in generale, gli utenti del servizio di trasporto devono prestare per il versamento degli oneri generali di sistema.
  6. ad istituire presso il Ministero dello sviluppo economico un tavolo tecnico di lavoro finalizzato ad assicurare un periodico confronto tra trader, operatori del settore ed associazioni di consumatori e a favorire la discussione e l’approfondimento necessari per la risoluzione di eventuali criticità.

Il sottosegretario Mise Davide Crippa ha “evidenziato la necessità di mettere mano a un sistema che, in assenza di specifiche norme, ha favorito di fatto comportamenti scorretti”. Da questo punto di vista, particolarmente importante “l’impegno relativo non solo all’albo dei venditori ma anche alla predisposizione di criteri stringenti per l’accesso e per il mantenimento dell’iscrizione”. Un “atto importante che va inserito in un contesto sanzionatorio che al momento non è efficace, perché spesso la sanzione è inferiore al guadagno del venditore”.

Vi riportiamo di seguito una sintesi delle proposte presentate da Confindustria nell’ambito dell’importante riflessione avviata dalla X Commissione della Camera dei deputati per identificare un sistema efficace di recupero degli oneri di sistema non riscossi e, nel contempo, di garanzia e tutela dei clienti finali che li hanno regolarmente versati, evitando così di ricorrere a soluzioni inefficienti dal punto di vista del mercato:

– rafforzare le misure di prevenzione e contrasto alla morosità dei clienti finali e contemporaneamente tutelare i clienti finali “buoni pagatori” che altrimenti finirebbero per sostenere le insolvenze dei morosi;

– prevedere meccanismi a garanzia degli operatori rispetto all’eventuale mancato incasso degli oneri di sistema;

– prevedere la rapida istituzione dell’albo dei venditori di energia elettrica, come previsto dalla L. n.124/2017 (art. 1, commi 80-81), al fine di abilitare all’attività di vendita esclusivamente i venditori di energia elettrica dotati dei necessari requisiti economico-finanziari e di onorabilità per lo sviluppo di un mercato concorrenziale sano e affidabile per il cliente.

Per quanto riguarda invece la quota parte degli OdS che il venditore o il distributore non riescono ad incassare, Confindustria ha proposto di adottare un meccanismo che sterilizzi il rischio credito per gli operatori della filiera elettrica adottando, identificando quale sia la platea che genera questa morosità e cercare un metodo efficiente per evitare sussidi incrociati distorsivi tra diverse classi di consumatori.

In allegato il documentano della risoluzione approvata e la posizione di Confindustria.

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Catia Tarquini