La strategia del RePowerEU e i finanziamenti del RRF e PNRR

La Commissione Europea propone modifiche al regolamento sulla RRF al fine di consentire l’integrazione della strategia del REPowerEU.

Premessa
Torniamo sul tema delle nuove misure elaborate dalla Commissione Europea per far fronte alla crisi in Ucraina, il cosiddetto RePowerEU (per il dettaglio leggi il nostro precedente articolo qui).

In particolare affronteremo il tema delle risorse necessarie a sostenere tali misure. Nelle intenzioni della Commissione, lo strumento di ripresa e resilienza RRF e i PNRR dei paesi membri ricopriranno un ruolo centrale nel piano REPowerEU e nel finanziamento di progetti, riforme e infrastrutture in campo energetico.

Ricordiamo che l’Unione Europea ha risposto alla crisi pandemica con Next Generation EU (NGEU). Un programma di portata e ambizione inaudita, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.

I due strumenti del NGEU sono:

  • Il pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU)
  • il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF).

Quest’ultimo, il dispositivo RFF, richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme: Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Novità
La Commissione propone modifiche mirate al regolamento sulla RRF al fine di consentire l’integrazione negli attuali piani di ripresa e resilienza degli Stati membri di un capitolo espressamente dedicato a REPowerEU.

Secondo le stime della Commissione, il raggiungimento degli obiettivi di REPowerEU richiederà investimenti aggiuntivi di 210 miliardi di euro da qui al 2027.

Per sostenere REPowerEU, la Commissione propone di attingere ai 225 miliardi di euro in prestiti della RRF ancora disponibili. Per quanto riguarda l’Italia, che ha richiesto l’intera quota di prestiti che le spettava (pari al 6,8 % del PIL), sarà eventualmente possibile fare richiesta, superando quindi il limite del 6,8 % già raggiunto, qualora scaduti 30 giorni dalla pubblicazione del nuovo Regolamento sulla RRF, i 225 miliardi non saranno stati esauriti per effetto delle richieste di altri paesi.

Per l’attuazione degli obiettivi del Piano REPowerEU, gli Stati membri potranno utilizzare i 225 miliardi di euro di prestiti restanti della RRF e i 20 miliardi di sovvenzioni finanziate dall’ETS per:

  • aumentare l’efficienza energetica negli edifici e decarbonizzare l’industria;
  • aumentare la produzione e la diffusione di biometano sostenibile e di idrogeno rinnovabile o privo di fossili e aumentare la quota di energia rinnovabile;
  • affrontare le strozzature interne e transfrontaliere nella trasmissione dell’energia e sostenere l’elettrificazione delle infrastrutture di trasporto, comprese le ferrovie;
  • riqualificazione accelerata della forza lavoro verso competenze verdi;
  • potenziamento delle catene del valore per la produzione di materiali e tecnologie chiave legate alla transizione verde;
  • migliorare le infrastrutture energetiche e gli impianti per il petrolio e il gas per garantire l’immediata sicurezza degli approvvigionamenti.

Per consentire agli Stati membri di modificare e integrare i loro RRP nel contesto di REPowerEU, oltre alla proposta di modifica del Regolamento sulla RRF, la Commissione ha presentato anche un set di Linee guida per gli Stati membri su come modificare e integrare i rispettivi PNRR e come predisporre il nuovo capitolo REPowerEU (sono specificate le informazioni che gli Stati membri devono presentare alla Commissione in merito alle ragioni, agli obiettivi e alla natura delle modifiche ai loro piani nazionali).

In particolare, la Commissione sottolinea i seguenti principi che gli Stati membri dovranno tenere presenti:

  • Gli Stati membri dovranno in ogni caso continuare a concentrarsi sull’attuazione dei Piani e sul raggiungimento dei targets e milestones fissati;
  • La modifica dei Piani dovrà essere ben giustificata e limitata alle situazioni delineate nelle Linee Guida.
  • L’ambizione dei Piani non potrà in alcun caso essere ridotta, in particolare per quanto riguarda le riforme.

Allegati
Tutta la documentazione relativa al REPowerEU è disponibile al seguente link.

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Catia Tarquini