Piano nazionale Italiano Energia e clima è stato presentato alla UE

Nel Piano Nazionale Energia Clima inviato alla Commissione UE c’è tanta efficienza energetica.

Tra le misure indicate nel Piano Nazionale Integrato per l’energia e il Clima (PNIEC) anche la necessità di  riqualificazione energetica in presenza di ristrutturazione edilizia di edifici e quartieri.

L’efficienza energetica è tra i punti centrali del PNIEC inviato dal Ministero dello Sviluppo Economico alla Commissione europea. Tra gli altri obiettivi al 2030 si trovano anche decarbonizzazione, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività.

La posizione di Elettricità Futura, Associazione di Settore delle Imprese Elettriche di Confindustria – Gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030 rappresentano una grande sfida, in cui il nostro settore è pronto a dare il proprio fondamentale contributo di capacità di investimento ed innovazione. Proprio per questo, commenta Simone Mori, presidente di Elettricità Futura, “la proposta di Piano Energia e Clima è un importante punto di partenza che consentirà al sistema delle imprese di costruire i propri piani di sviluppo in un quadro di riferimento di medio termine chiaro e ben definito”.
Il target di fonti rinnovabili elettriche proposto dal Governo, che sostanzialmente conferma quello della Strategia energetica nazionale, è “ragionevolmente ambizioso. Nel raggiungimento di tale traguardo il fotovoltaico e l’eolico giocheranno un ruolo fondamentale. Il Piano prevede giustamente di utilizzare per il fotovoltaico in via prioritaria le superfici su aree edificate, ma prende atto del fatto che saranno necessarie anche superfici agricole ad oggi improduttive o inutilizzate”.

Importante, anche la sottolineatura dell’importanza degli interventi di revamping e repowering, che consentiranno di incrementare la produzione green, minimizzando costi e uso del territorio. “Andrebbe rafforzato” invece il ruolo di altre fonti, quali l’idroelettrico, in particolare di piccola taglia, le bioenergie o la geotermia, nell’ottica di garantire la disponibilità di un mix energetico inclusivo ed equilibrato. Nel settore della mobilità, Elettricità Futura accoglie con grande favore la previsione al 2030 di un parco di veicoli elettrici pari a 6 milioni di unità, 1 milione in più rispetto a quanto prospettato dalla Sen.
“Per quanto riguarda gli strumenti di mercato”, continua Mori, “condividiamo l’esigenza di confermare l’introduzione del capacity market, sia pure modificato con l’anticipazione dei limiti emissivi previsti dal market design Eu”. Di grande importanza è anche lo sviluppo di un modello di mercato in grado di favorire la stipula di PPA di lungo termine.

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Catia Tarquini