Pubblicato il D. Lgs. 28/2011 sulle energie rinnovabili: in vigore dal 29 marzo il D.Lgs. attuativo della direttiva 2009/28/CE. Dai nuovi incentivi, all’efficienza, fino al burden sharing.

Il Decreto definisce un nuovo quadro legislativo che vorrebbe stabilizzare e ridurre nel lungo termine i rischi del tema degli incentivi per il bilancio dello Stato. Il contenuto del decreto verrà trattato in un Convegno del 12 aprile promosso da Confindustria Firenze.

Premessa
E’ stato pubblicato sul supplemento ordinario della Gazzetta Ufficiale n. 71 del 28 marzo 2011 il D. Lgs. 3 marzo 2011, n. 28 “Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE”. Il decreto rinnovabili è già in vigore dal 29 marzo 2011.

Novità
Finora il D.Lgs. ha fatto discutere soprattutto per la riprogrammazione degli incentivi del fotovoltaico (il Governo sta lavorando per un “4° Conto Energia”), per la stretta alle realizzazioni agli impianti fotovoltaici in agricoltura (agevolati solo gli impianti a terra fino a 1 MW, se questi occupano solo il 10% del totale terreno agricolo) e per il taglio al prezzo di ritiro dei CV in eccesso per gli anni dal 2011 al 2015.
Per altro, il decreto, in 47 articoli e 4 allegati, e il rinvio a numerosi provvedimenti di attuazione, riforma l’intero settore delle rinnovabili con nuove norme di iter autorizzativi, reti di trasmissione e distribuzione (con al centro gli investimenti per le smart grid), teleriscaldamento e teleraffrescamento. Previste nel testo anche norme per la diffusione del biometano e nuovi obiettivi per i biocarburanti (quota minima del 5% da immettere al consumo al 2014).

Venendo alla promozione dell’elettricità da FER (art. 24), si ricorda che per gli impianti che entreranno in esercizio dopo il 31 dicembre 2012 fino a una taglia “non inferiore” ai 5 MW avranno diritto a un incentivo (feed-in) diversificato per fonte e per scaglioni di potenza, al fine di commisurarlo ai costi specifici degli impianti, tenendo conto delle economie di scala.
Oltre i 5 MW l’assegnazione degli incentivi avverrà con aste al ribasso del GSE. Le modalità per l’attuazione dei nuovi sistemi di incentivazione sono anche queste affidate ad un decreto attuativo da adottare entro 6 mesi (entro quindi fine settembre 2011). E’ previsto inoltre che i Ministeri competenti redigano una relazione di monitoraggio al Parlamento (dopo due anni di applicazione del nuovo meccanismo di incentivazione) con i risultati e le eventuali criticità.
Si ricorda infine che, all’art. 37 – comma 6 – si fissa una nuova scadenza per il burden sharing regionale (cioè la ripartizione del target a livello locale di quanto previsto a livello nazionale dal “pacchetto clima” comunitario) che dovrà avvenire entro 90 giorni dall’entrata in vigore del D.Lgs. (quindi il 27 giugno) con un decreto MSE-Minambiente, sentita la Conferenza Unificata.
Azioni di Confindustria Firenze
Resta alta l’attenzione di Confindustria sul D.Lgs. rinnovabili. Alla luce del recentissimo D. Lgs. Confindustria Firenze nell’ambito del Progetto Green Economy e in collaborazione con il Comitato della Piccola Industria, ha in programma un Convegno dal titolo Il sistema delle incentivazione, l’innovazione e la ricerca sulle rinnovabili: il ruolo delle PMI per lo sviluppo del settore, martedì 12 aprile, ore 14.00, presso la sede di Firenze. Un momento di incontro con gli imprenditori e le istituzioni per riflettere, discutere, fare proiezioni degli effetti del decreto sul mercato di tutte le fonti rinnovabili.

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th.thantalas@gmail.com

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