Mercato elettrico ed il Decreto Legge anticrisi

Mercato elettrico ed il Decreto Legge “anticrisi”
E’ all’esame della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati il Decreto di Legge “anticrisi” n. 185/08 come collegato alla manovra di finanza pubblica. Parziale vittoria di Confindustria in merito alle proposte presentate l’anno scorso al Governo sviluppate a seguito dello studio condotto sull’efficienza del mercato elettrico italiano. In particolare buone le indicazioni sulla riforma del meccanismo di formazione del prezzo in borsa elettrica e sul mercato dei servizi di dispacciamento. Si tratta di modifiche che, se attuate in maniera corretta, porteranno benefici alle imprese industriali.

Tuttavia, la normativa è stata redatta in forma poco chiara e di molteplice interpretazione. Gli stessi Ministri competenti con dichiarazioni contrastanti non hanno ancora chiarito se l’articolo 3 “Blocco e riduzione delle tariffe” sia da applicarsi all’Autorità per l’energia, né se tale blocco debba riguardare la parte di tariffa regolata dall’Autorità (il trasporto dell’energia e la remunerazione delle infrastrutture) o il costo della materia prima.
Inutile sottolineare lo sconcerto degli operatori di fronte a norme tanto vaghe, peraltro emanate alla soglia di un adeguamento al ribasso delle tariffe elettriche e del gas naturale prevista a Gennaio 2009 proprio a causa del recente tracollo dei prezzi dei combustibili petroliferi.
Paradossalmente la riduzione delle tariffe potrebbe non essere possibile a causa del blocco voluto dal governo, anche se il Ministro per la Semplificazione, l’Onorevole Calderoli sostiene che la volontà, seppur non ben tradotta in legge del Governo sia quella di rendere possibili solo ritocchi al ribasso dei prezzi dell’energia.
Molto importante la revisione dei mercati all’ingrosso dell’energia elettrica, infatti il ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con l’Autorità per l’energia dovrà mettere mano entro sessanta giorni ai meccanismi della formazione dei prezzi sulla borsa elettrica per passare dall’attuale schema di “marginal price” dove tutti i produttori sono remunerati al valore dell’offerta al prezzo più elevato, ad un sistema di “pay as bid” dove ogni produttore è remunerato al proprio prezzo di offerta.
Con tale soluzione il prezzo all’ingrosso dovrebbe diminuire e il sistema Italia beneficiare di una riduzione nei prezzi al dettaglio. Altre norme prevedono un maggior monitoraggio da parte dell’Autorità di settore al fine di agevolare un incremento della concorrenza nella produzione di energia e di conseguenza una riduzione dei prezzi.

Il tema di notevole interesse per le imprese industriali è seguito dai vari Gruppi di lavoro di Confindustria ed i continui aggiornamenti saranno pubblicati come news energetiche del sito di Confindustria Firenze, www.firenzeindustria.fi.it, a cura degli uffici del servizio energia dell’Area A.S.E.Q (Ambiente Sicurezza Energia Qualità) referente dott.ssa Catia Tarquini tel. 055 2707.286 – fax 055 2707204, catia.tarquini@confindustriafirenze.it.

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