Energia: Deficit energetico in toscana e le iniziative in atto

Sulla base delle statistiche ufficiali diffuse dall’AEGG la Toscana si conferma tra le regioni in deficit di produzione di energia elettrica con -20,4% sul fabbisogno per cui sopperisce ottenendo energia da altre regioni. La conferma di quanto rilevato da indagini territoriali viene anche dalla società Terna che ha la responsabilità per le statistiche sull’energia elettrica a livello nazionale. Secondo Terna, nel 2006 il fabbisogno elettrico toscano è stato di 22,4 miliardi di KWh (6,6% del totale nazionale) con un aumento dell’ 1,9% rispetto al 2005. La produzione di energia elettrica della regione e’ stata solo di 17,8 miliardi di KWh, in aumento +4,7% rispetto al 2006, non in grado di sopperire al nostro fabbisogno.
Interessante notare che la produzione termoelettrica e’ cresciuta del 3,9%, quella geotermoelettrica del 3,7% mentre quella idroelettrica e’ aumentata del 38,7%. La produzione eolica ha registrato un +25,8%.
Nel 2006 la suddivisione dei consumi di energia elettrica per settore economico conferma l’industria al primo posto (49,4% del totale). Seguono il terziario (29%), il domestico (20,4%) e l’ agricoltura.
A livello provinciale Firenze ha fatto registrare il più alto consumo di energia elettrica con 4,5 miliardi di KWh. Seguono Livorno (3,7 miliardi KWh) e Lucca (3,3 miliardi KWh).

La Giunta Regionale ha dunque recentemente approvato una delibera con cui stanzia dal proprio bilancio 8,5 milioni di euro a favore dei comuni toscani per il triennio 2008-2010 per incentivare la realizzazione di impianti nel campo delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico. Serviranno a cofinanziare, per una quota variabile tra il 20 e il 40%, impianti solari fotovoltaici, termici, impianti di riscaldamento a cogenerazione, anche alimentati a gas naturale, corpi illuminanti a basso consumo e coibentazioni per la riduzione dei consumi.
Il provvedimento si inserisce, come spiega l’assessore all’energia Annarita Bramerini, nel percorso individuato dal Piano di indirizzo energetico regionale (PIER) per la riduzione dei consumi e delle emissioni, attraverso un aumento dell’efficienza. La delibera regionale anticipa quanto previsto dalla Finanziaria, cioè l’obbligo di accompagnare ogni investimento dalla certificazione energetica e di impiegare fonti alternative. Nel finanziamento dei progetti saranno favoriti quelli che presenteranno un miglior rapporto tra costo e benefici. E’ infatti prevista un’analisi energetica prima e dopo gli interventi, per misurare i risultati ottenuti.
Tuttavia i soggetti interessati dal provvedimento sono in una prima fase limitati. La Regione ha deciso di incentivare le buone pratiche nei settore dell’edilizia scolastica, di quella sanitaria, degli impianti sportivi e nelle sedi stesse dei 287 Comuni della Toscana.
Sempre in merito agli incentivi pubblici per quest’anno sono previste ulteriori risorse per 15 milioni di euro, provenienti da fondi europei. Vi potranno accedere anche le Province e i privati. I bandi per parteciparvi saranno pubblicati entro l’estate prossima.

Su questo tema negli ultimi anni Confindustria Firenze si è impegnata a sensibilizzare le proprie associate, migliorare l’informazione ed accrescere la cultura aziendale del risparmio energetico. In questo settore molte le collaborazioni e le convenzioni presenti nel catalogo di Confindustria Firenze. Molte le richieste pervenute dalle associate a dimostrazione di un crescente interesse ad di investire sull’innovazione.
Infine da segnalare il recentente Accordo stipulato dal Consorzio Energia Firenze, promosso da Confindustria Firenze con il Centro di Ricerca sulle energie alternative e rinnovabili (CREAR) dell’Università di Firenze, volto a stringere una collaborazione fattiva tra il mondo industriale e quello della ricerca nel settore delle nuove tecnologie energetiche. Con tale Accordo la ricerca entra in azienda: possibilità per le imprese interessate di realizzare progetti innovativi e frequentare corsi di alto livello specialistico sul tema del risparmio energetico e delle energie rinnovabili.
Confindustria ha dunque accolto la sfida della diversificazione energetica per ridurre i costi della bolletta dei propri associati. Gli uffici dell’Area ASEQ, Ambiente Sicurezza Energia Qualità, del sevizio energia, referente dott.ssa Catia Tarquini, sono sempre a disposizione per scritturare i nuovi giocatori.

(Catia Tarquini, catia.tarquini@confindustriafirenze.it)

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