Dal 1 marzo 2021 entrano in vigore le nuove etichette energetiche per attestare la classe energetica degli elettrodomestici

Dal primo marzo 2021 entra in vigore la nuova etichetta energetica per gli elettrodomestici.

A quattro anni dall’approvazione del Regolamento 2017/1369 che ha semplificato la scala di efficienza e a due dall’adozione da parte della Commissione Ue dei relativi regolamenti delegati, entrano in vigore dal 1 marzo 2021  le nuove etichette energetiche europee per gli elettrodomestici, che assieme alle norme sull’ecodesign entrate in vigore sempre oggi dovrebbero permettere agli Stati Membri un risparmio di 230 milioni di tep al 2030.

E’ stato deciso di ritornare alla più semplice e rigorosa scala da “A” a “G”, in modo che pochissimi prodotti siano inizialmente in grado di ottenere la classificazione più alta e lasciando quindi un ampio margine all’arrivo in futuro di prodotti sempre più efficienti. Gli elettrodomestici più efficienti al momento sul mercato, infatti, avranno un’etichettatura da “B” a “D”.

Le nuove etichette contengono anche elementi inediti, tra cui icone più chiare e moderne e un link QR a una banca dati Ue che consentirà ai consumatori di trovare maggiori dettagli sul prodotto.

Inoltre, come detto, sempre dal 1º marzo entrerà in vigore una serie di norme sulla progettazione ecocompatibile, in particolare per quanto riguarda la riparabilità e l’obbligo per i fabbricanti di rendere disponibili i pezzi di ricambio per un certo numero di anni anche dopo che i prodotti non sono più immessi sul mercato.

Le categorie di prodotti che da oggi espongono le nuove etichette sono frigoriferi e congelatori, lavastoviglie, lavatrici, televisori e monitor. Dal 1º settembre il sistema di etichettatura si estenderà a lampadine e lampade con sorgenti luminose fisse e ulteriori prodotti seguiranno nei prossimi anni.

Dal 20 marzo, invece, comparirà un insieme di etichette armonizzate per i veicoli elettrici e i punti di ricarica, come previsto dalla Direttiva 2014/94 (Dafi). Le etichette, le medesime in tutta la Ue, dovranno apparire ben visibili sulle colonnine e su tutti i mezzi elettrici di nuova produzione. L’obiettivo è aiutare i consumatori a identificare la corretta opzione di ricarica per il loro veicolo a batteria o ibrido plug-in.

Le associazioni europee di settore (Acea, Acem, Eurelectric, ChargeUp Europe e CharIN) hanno predisposto e pubblicato una serie di guide informative in varie lingue per operatori e consumatori in cui viene precisato il formato e lo scopo delle etichette e dove saranno poste.

 

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Catia Tarquini